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La Buca delle Fate

la buca delle fateLa Buca delle Fate è una galleria medievale aperta nei Diaspri (roccia silicea rossa) in corrispondenza di una frattura con direzione N20° che ne avrebbe facilitato
lo scavo.

La galleria ha una pendenza rilevante (25°) ed è molto breve, circa 14 metri; nella sua parte terminale si apre un pozzo di 2×1,5m attualmente chiuso da detriti. Nella parte più profonda della galleria, nella volta del pozzo, sono state trovate modeste tracce di minerali di neoformazione consistenti in concrezioni cristalline di calcite (carbonato di calcio), spangolite (cloro solfato idrato di rame e alluminio), nantokite (cloruro di rame) e brushite (fosfato idrato di calcio).

la buca delle fateAlla sommità del pozzo si possono osservare incavi e riseghe quadrangolari scavati nella roccia che servivano ad ancorare le travi di sostegno dell’argano. Essendo la galleria molto stretta (50cm in media) presenta lungo il suo percorso due nicchie di scambio, utili a permettere il transito di due minatori.

la buca delle fateSono visibili anche altri piccoli vani usati per collocare delle lucerne. L’assenza di evidenze di mineralizzazione e di una discarica mineraria esterna rende poco plausibile che si tratti di una galleria di coltivazione mineraria.

E’ ragionevole ipotizzare che questo lavoro sia stato funzionale ai vasti scavi sottostanti, individuati nella galleria Santa Maria dei Castagni tra il XIX e XX sec. e quindi utilizzato come una via secondaria di accesso ai lavori minerari o come condotto di aerazione.

la buca delle fate