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Il Parco

Uno dei più importanti risultati di questo lavoro di recupero del patrimonio minerario è stato l’aver ottenuto l’istituzione del Parco Nazionale Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane il 28 febbraio 2002 con decreto del Ministero dell’Ambiente d’intesa con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali  e la Regione Toscana (DEC/DCN/044, 2002) . Nel decreto di istituzione sono stati individuati in tutto 34 siti di cui: 21 aree minerarie, 5 impianti metallurgici e siderurgici, 4 castelli medievali, 2 impianti di trasporto del minerale, 2 impianti geotermici.

Gli Enti che compongono l’Ente Parco (attualmente ancora in gestione provvisoria) sono il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero per i Beni e per le Attività Culturali, la Regione Toscana, la Provincia di Grosseto, l’Unione del Comuni Montana delle Colline Metallifere, i Comuni di Follonica, Scarlino, Gavorrano, Massa Marittima, Montieri, Monterotondo Marittimo e Roccastrada.

Il Parco, quindi, si pone l’obiettivo di proteggere, tutelare e valorizzare il patrimonio geominerario delle Colline Metallifere.  Tale patrimonio, che fa parte dei caratteri essenziali della storia e dell’identità del territorio, ha subito mutamenti radicali determinati dal continuo interesse per lo sfruttamento delle ricchezze del sottosuolo e dall’evoluzione delle tecniche estrattive e di lavorazione metallurgica (CASINI, PREITE 2006)

In particolare nel corso del XX secolo il paesaggio ha mutato completamente aspetto grazie all’impianto delle moderne attività sia di estrazione che di lavorazione mineraria e alla realizzazione di strutture di servizio e di trasporto del materiale (teleferiche, ferrovie).

Preservare questo comprensorio di importanza storica nazionale contro possibili ulteriori distruzioni ha il profondo significato di cogliere il nesso essenziale che lega le ragioni dell’esistenza della fortuna dei segni della storia del lavoro con le trasformazioni traumatiche della fase dell’industrializzazione e soprattutto con l’attuale assetto ambientale, di grande valore naturalistico.

L’obiettivo del Parco è realizzare un piano complessivo di gestione, di promozione e di sviluppo economico sostenibile delle diverse aree componenti il sistema, che permetta la conoscenza, la tutela e la fruizione integrata dei vari aspetti tematici (geologici, minerari, archeologici, ambientali e turistici) del territorio.

Questo paesaggio che con la sua rara complessità è il più importante valore del territorio, permette l’approfondimento di molte tematiche legate all’organizzazione del lavoro legato alle attività estrattive dal periodo pre-etrusco fino ad oggi.

La valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale del Parco si attua attraverso la realizzazione e la gestione di poli diffusi su tutto il territorio secondo la struttura tipicamente ecomuseale.

In accordo con gli enti che lo compongono il Parco si è dotato di un Masterplan per effettuare un lavoro di “cucitura” degli investimenti già realizzati dai e per dare un indirizzo generale degli investimenti futuri,