L’aspetto saliente per lo sviluppo del Parco è stata l’attivazione di una sinergia con tutti gli attori del territorio in modo da realizzare un piano di indirizzo generale tale da permettere il coordinamento degli aspetti di conservazione, di valorizzazione, di fruizione e di gestione del patrimonio ambientale e culturale in rapporto con lo sviluppo della ricerca scientifica, dei progetti culturali legati alle forme di espressione artistica, della formazione, della didattica, della promozione turistica e dello sviluppo delle attività economiche sostenibili.
La gestione di tutti questi aspetti non poteva prescindere dalla realizzazione di un vero e proprio MASTERPLAN (PREITE 2009) la cui idea progetto non fosse orientata soltanto alla conservazione di qualche emergenza isolata, ma alla valorizzazione di tutto il territorio investito dalla plurisecolare attività estrattiva e metallurgica.
Grazie al lavoro di due unità di progetto (Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università di Siena (coordinatore scientifico Riccardo Francovich) e Preite – Maciocco Associati (coordinatore Massimo Preite), il Parco ha prodotto, nel 2007, questo strumento che, lungi dall’essere un punto di arrivo, ha come fine quello di conseguire la tutela del patrimonio e determinare occasioni di sviluppo economico, di valorizzazione dei propri beni culturali con una fruizione integrata dei vari aspetti (geologici, minerari, archeologici, ambientali, turistici) attraverso un’applicazione ragionata degli strumenti di gestione del territorio (urbanistica, vincoli).
Pilastro fondamentale per la definizione del Masterplan è la conoscenza del patrimonio, primo passo per la tutela e la conservazione e per l’impostazione per gli indirizzi di progettazione, programmazione e gestione (i siti identificati sono passati dai 34 del decreto istitutivo a 81)
Il Masterplan ha prodotto una serie di elaborati cartografici e di documenti propositivi intesi a definire puntualmente le caratteristiche funzionali e organizzative dei diversi luoghi del Parco.
I territorio del Parco è quindi al momento così articolato:
a )un sistema di musei e centri di documentazione organizzato in rete (Porte del Parco):
- Museo Archeologico di Portus Scabris (Scarlino)
- MAGMA Museo delle Arti in Ghisa della Maremma (Follonica)
- Museo Minerario in Galleria (Gavorrano)
- Museo di Arte e Storia delle Miniere (Massa Marittima)
- Museo della Miniera (Massa Marittima)
- Centro di Documentazione di Boccheggiano (Montieri)
- Centro di Documentazione della Miniera di Ribolla (Roccastrada)
- b) un sistema di aree e percorsi museali all’aperto:
- (Parco delle Rocce e Miniera di Ravi Marchi (Gavorrano)
- Area Ilva (Follonica)
- Parco Archeologico degli Etruschi dell’Accesa (Massa Marittima)
- Percorso degli antichi pozzini – Monte Gai/Stregaio (Massa Marittima)
- Passeggiata della memoria di Ribolla (Roccastrada)
- Parco delle Biancane (Monterotondo Marittimo)
- Percorso de Le Roste – Miniera Merse (Montieri)
- Percorso dell’Argento del Poggio di Montieri (Montieri)
- c) un sistema di postazioni panoramiche che consente l’osservazione a distanza di un certo numero di aree minerarie al momento inaccessibili al pubblico perché ancora non in sicurezza.
Oltre a questi elementi del Parco già funzionanti, gestiti dai Comuni, vanno segnalate le opere realizzate nel corso del 2012 e 2013:
- l’allestimento del MAGMA – Museo delle Arti in Ghisa della Maremma nell’edificio del Forno di San Ferdinando (Follonica);
- il completamento dell’intervento di musealizzazione della Miniera Ravi Marchi (Gavorrano)
- la realizzazione del Centro di Documentazione del Parco di Niccioleta negli ex magazzini della miniera (Massa Marittima);
- Percorso dell’Argento del Poggio di Montieri (Montieri);
E quelle in corso di realizzazione:
- il GEOMET. Museo della Geodiversità e delle Miniere del Parco delle Colline Metallifere nella Porta del Parco – Centro Congressi di Gavorrano (Gavorrano);
- Porta del Parco delle Biancane nell’edificio della vecchia centrale di San Martino (Monterotondo Marittimo).
Il tutto è inserito all’interno di percorsi tematici dove le Porte del Parco sono, dal punto di vista gestionale, i luoghi di accesso e di comunicazione culturale.
I percorsi sono articolati in vie dei minerali (via del ferro, dlel’allume, della lignite, della pirite, del rame e dell’argento) e percorsi tematici (i castelli, la geotermia, la metallurgia, le miniere)